Abbiamo visitato il Museo delle navi antiche di Pisa, un luogo speciale che vogliamo condividere con voi: Quasi 5000 metri quadri di superficie espositiva e 47 sezioni divise in 8 aree tematiche, presentate al pubblico nel Giugno 2019 dopo un percorso di ricerca e restauro durato vent’anni.
Il Museo, allestito all’interno degli Arsenali Medicei sul lungarno pisano, espone le navi di età romana e i reperti a esse riferiti rinvenuti e restaurati presso il Cantiere delle Navi Antiche.
L’immaginazione corre lungo il percorso espositivo, che affascina grandi e piccini: quattro le imbarcazioni integre esposte: l’ammiraglia Alkedo da 12 rematori, la Nave “I” ossia un grande traghetto fluviale, un secondo barcone con ponti e albero ben visibili e una piccola imbarcazione per il trasporto merci. A queste, si affiancano altre navi parzialmente recuperate e la ricostruzione di una porzione del cantiere di scavo. In mostra anche i carichi rinvenuti, che includono gli oggetti personali dei viaggiatori, con migliaia di frammenti ceramici, vetri, metalli, elementi in materiale organico, da giochi per bambini a capi d’abbigliamento, e anche i resti di un marinaio morto con il suo cane: un mosaico che copre mille anni di commerci, navigazioni, rotte, vita quotidiana a bordo e naufragi.

L’esposizione parte con la storia della città di Pisa tra archeologia e leggenda, fino alla fase etrusca prima e romana poi, conclusasi con l’arrivo dei Longobardi. Si prosegue con un focus sul rapporto della città con l’acqua, dalle catastrofiche alluvioni all’organizzazione del territorio tra canali e centuriazioni, fino a toccare il Porto di Pisa e tutta l’intensa attività produttiva cittadina. Dalla ricostruzione dei cantieri si passa, poi, all’esposizione integrale delle navi, che occupa due campate degli arsenali, per proseguire con le sezioni che raccontano le tecniche di navigazione con un piccolo planetario, per conoscere come gli antichi si orientavano con le stelle, mentre un tabellone elettronico degli arrivi e delle partenze racconta le principali rotte dei porti del Mediterraneo. Il percorso espositivo si conclude con un excursus sulla dura vita di bordo, sia per i marinai che per i viaggiatori, dall’abbigliamento ai bagagli, fino alle abitudini alimentari, ai culti e alle superstizioni.
Il Museo delle Navi Antiche è un museo archeologico duttile, perché utilizza un linguaggio accessibile e diversificato, adatto a tutti. Sfogliando il catalogo, ci rendiamo conto della portata dei reperti conservati. Queste le navi integre:



Alkedo (il Gabbiano), l’ammiraglia della flotta pisana, nave da 12 rematori da diporto ma dalle forme che ricordano una nave da guerra; ha ancora inciso su una tavoletta il suo nome (Alkedo = gabbiano), esposta nella vetrina di fronte.
Nave “I” (V sec. d.C.), grande traghetto fluviale a fondo piatto interamente costruito in legno di quercia e rinforzato all’esterno da fasce di ferro; il barcone, manovrato tra le due rive attraverso un sistema di funi, era mosso da riva tramite un argano, il cui asse centrale è stato rinvenuto nel corso degli scavi.
Barca “F”, appartiene alla tipologia delle lintres, imbarcazioni più piccole per il trasporto merci utilizzate per rapidi e più confortevoli spostamenti e per il trasporto di dettaglio delle merci. Simili alle piroghe, erano realizzate per consentire la remata da un solo lato, come le attuali console veneziane.
Nave “D”, con ancora ben visibili ponti e albero. Il grande barcone fluviale è stata rinvenuto rovesciato e il suo restauro ha richiesto un lavoro estremamente elaborato. Si tratta di un grande barcone fluviale adibito al trasporto della rena lungo il corso dell’Arno.
L’esposizione delle Navi Antiche di Pisa si svolge all’interno delle sale e delle campate degli Arsenali medicei di Pisa ed è articolata in otto sezioni: La città tra i due fiumi, dedicata alla storia della città di Pisa tra archeologia e leggenda, il suo sviluppo fino alla fase etrusca prima e romana poi, l’arrivo dei Longobardi. Terra e acque, che mette in rapporto la città con il territorio e l’acqua, tra alluvioni, canali, la pesca. La furia delle acque, con il racconto di una storia secolare fatta di navi, reperti, storie di vita e di commerci. Navalia, cioè come si costruivano le navi nel mondo antico e come si costruiscono ora. Le Navi, con l’esposizione di queste e dei loro carichi e corredi. I Commerci, con i prodotti che si vendevano nel mondo antico, forme, contenuti e provenienze. La navigazione, in cui si ricostruisce con molta affidabilità il complesso sistema che era alla base della struttura delle vele. Vita di bordo, in cui si descrivono i vari aspetti della vita da marinaio.
Insomma, un museo che vi consigliamo vivamente di visitare nel vostro percorso turistico intorno a Pisa.
Per tutte le info potete fare riferimento al sito, https://www.navidipisa.it/