Testimonianza di insediamenti etruschi nella zona di Magliano in Toscana si hanno già all’inizio del VI secolo a.C., grazie ai reperti della Necropoli che si trova a qualche chilometro di distanza dall’abitato.
Magliano in Toscana è un piccola cittadina nel cuore della campagna grossetana, circondata da distese di olivi e vigneti poco distante dalla costa.
Dagli Etruschi ai romani, in antichità questa parte di terra fu abitata e coltivata ed ebbe grandi momenti di splendore. Nel corso del Medioevo, si può ricondurre il castello e la primitiva cinta muraria ad opera degli Aldobrandeschi, finché il dominio passò alla Repubblica di Siena. A quest’ultima si deve, nel corso del Quattrocento, la ricostruzione delle mura, di cui rimangono ampi tratti intervallati da torri rotonde e lungo le quali si aprono tre porte: Porta San Martino, Porta San Giovanni e Porta Nuova (l’attuale ingresso a Magliano).

La cinta muraria di Magliano rimane ancora oggi esempio di una delle più interessanti e complete fortificazioni che si possono trovare in Toscana.
Sotto il dominio senese Magliano fu elevata a sede di podesteria: a testimonianza di questo rimane il Palazzo dei Priori, costruito nel 1425 come residenza del capitano del popolo Pietro Salimbeni Benassai, sulla cui facciata oggi troviamo i vari stemmi dei podestà.
In seguito alla caduta della Repubblica di Siena il territorio di Magliano in Toscana fu annesso al granducato mediceo.
Passeggiando per le vie di Magliano si possono ancora oggi ritrovare numerose testimonianze architettoniche che hanno fatto la storia della cittadina. Oltre alla Cinta muraria e al Palazzo dei Priori, si può riconoscere il cosiddetto Palazzo di Checco il Bello, costruito nel XIV secolo come antica residenza della famiglia Monaldeschi di Orvieto, poi divenuto sede nel Novecento di un certo Francesco Salvi, detto il Bello proprio per le sue caratteristiche estetiche.

La chiese importanti di Magliano sono la romanica Pieve di San Martino, un edificio di cui troviamo testimonianza già a fine del 1200, a pianta a croce latina e formata da un’unica navata al cui interno si trovano alcuni affreschi di pittori senesi risalenti al XIV Secolo; la Chiesa di San Giovanni Battista, anche questa di fondazione romanica, trasformata successivamente in forme gotiche e dotata di una facciata rinascimentale, al cui interno si trova un quattrocentesco fonte battesimale in travertino e resti di affreschi di scuola senese.
A pochi chilometri da Magliano, nei pressi della necropoli etrusca, si trovano i resti della Chiesa romanica di San Bruzio. I resti della pieve, la cui costruzione si riconduce intorno alla fine del 1100, sono costituiti dalla parte presbiterale, con la grande abside centrale, le pareti orientali del transetto e gli archi che sostengono la cupola ottagonale.