Massa Marittima

Nonostante il nome possa far pensare a una città affacciata sul mare, Massa Marittima dista almeno 20 chilometri dalla costa toscana. Un luogo dalle origini antichissime, che sorge su un’altura da cui si può dominare gran parte del litorale; nei pressi di Massa Marittima si trovano testimonianze dell’Età del Bronzo, qui si estraevano cospicue quantità di argento, rame e pirite, come mostrano i reperti del Museo Archeologico cittadino.
Nel IX secolo la cittadina fu scelta come sede vescovile dopo il trasferimento da Populonia e nel 1016 si ha una prima notizia della chiesa dedicata a San Cerbone, il Santo vescovo patrono della città. Nel XII secolo Massa Marittima conobbe un periodo di grande crescita grazie allo sfruttamento delle miniere e a una politica di espansione territoriale dovuta alla presenza del vescovo.

Interno della Cattedrale di San Cerbone, Massa Marittima

Proprio in questo secolo inizia la costruzione della grande Cattedrale di San Cerbone, dai caratteri romanico-gotici, sorta sulle fondamenta della chiesa. Intorno ad essa si svilupparono nel corso degli anni altri edifici: il Palazzo del Podestà, ad esempio, in cui oggi ha sede il Museo Archeologico. Questo fu costruito a metà degli anni Duecento con l’affermarsi del Comune, destinato a ospitare la massima autorità cittadina e deputato all’amministrazione della giustizia. Sulla sua facciata si trovano numerosi stemmi di podestà che si sono succeduti durante il dominio senese. Oggi qui si trovano le collezioni di epoca preistorica ed etrusca, tra cui la stele di Vado all’Arancio, unico esempio di statua-stele della Toscana meridionale.

Massa Marittima, Museo civico Archeologico

Sulla piazza su cui il Palazzo si affaccia, si tenevano le sentenze giudiziarie e le esposizioni dei condannati. Proprio la piazza si può dire che fosse il centro non solo spirituale ma anche politico e amministrativo della città.
C’è poi il Palazzo del Comune, in cui risiedevano i magistrati della città, edificato nella seconda metà del XIII secolo e ricavato dalla fusione di varie case-torri. Sulla facciata al centro spicca lo stemma dei Medici, che nel 1555 inglobarono la città nel Granducato di Toscana e sulla sinistra un bassorilievo di Urbano da Cortona.
Il momento di vero splendore della cittadina maremmana si ha nel XIII secolo, con l’incremento dell’estrazione di ferro, rame, piombo e argento. Uno sviluppo che portò Massa Marittima a costituirsi in libero comune, avvicinandosi negli anni alla Repubblica pisana, e alla lega ghibellina con Siena.

Massa Marittima, Palazzo Comunale

Uno splendore però che decrebbe nel XV secolo: prima la battaglia persa contro gli stessi senesi divenuti nel frattempo nemici, poi l’annessione da parte di Firenze qualche anno più tardi per poi essere di nuovo conquistati da Siena, la quale avviò la costruzione di imponenti opere difensive come la cinta muraria detta “Fortezza dei Senesi”. Le miniere vennero quasi completamente chiuse e molte fonti di guadagno vennero assorbite dai senesi. Fu solo nel 1555, con la vittoria di Firenze su Siena, che Massa Marittima fu sottomessa ai Medici, i quali col tempo riaprirono parte delle miniere e bonificarono alcune zone infestate dalla malaria.

La Cattedrale di San Cerbone
Costruita a partire dal XI secolo, quando il Vescovo di Populonia scelse queste alture come sua dimora e completata nel suo aspetto attuale agli inizi del XIV, la Cattedrale di San Cerbone rappresenta uno degli esempi più significativi di arte romanica e gotica d’Italia. Colpisce subito la grandiosità della facciata, costituita da un primo ordine di arcate cieche, delle quali gli intercolumni di destra sono leggermente minori di quelli di sinistra per enfatizzare l’effetto prospettico della fronte, in posizione obliqua rispetto alla piazza. Posti sull’architrave del portale, si possono trovare alcuni episodi della vita di San Cerbone. C’è poi un ordine superiore composto da un loggiato aperto da un grande rosone e un timpano alleggerito da una soggetta. Il campanile conserva nella parte inferiore il carattere originario mentre la parte superiore è stata sistemata all’inizio del Novecento. L’interno della Cattedrale è formato da tre navate con colonne di travertino di differenti altezze e capitelli variamente scolpiti, il tutto arricchito da numerose opere d’arte di epoche e autori diversi. In particolare, a sinistra della porta d’ingresso, sotto un trittico trecentesco ad affresco con la Madonna in trono col bambino e Santi, si trova un sarcofago romano del IV secolo. Al centro si trova un rosone fornito di una rara vetrata trecentesca, di scuola senese, col Redentore in Gloria e storie di San Cerbone. Sulla sinistra il monumentale fonte battesimale di Giraldo da Como (1267) e l’alzato in forma di tempietto (1447). Sull’altare maggiore si trova un crocifisso ligneo policromato di Giovanni Pisano degli inizi del Trecento. La Maestà, attribuita a Duccio di Buoninsegna (1316) si trova nella cappella a sinistra di quella maggiore.

La Cattedrale di San Cerbone, Massa Marittima

Da Massa Marittima si possono raggiungere con facilità sia le zone interne della Maremma Toscana che il litorale. Per questo rappresenta una meta rilevante per i molti turisti che ogni anno, soprattutto in estate vogliono coniugare la vita di mare con visite storico-culturali.