In provincia di Siena e precisamente a ovest di Pienza, si trova la cittadina di Montalcino, famosa nel mondo per la produzione del celebre vino Brunello.
Avete presente il classico panorama toscano con le colline e la vista che si perde nell’infinito dei colori della natura? Si, proprio qui a Montalcino, nel cuore della Toscana al limite della Val d’Orcia, si può godere di tanta bellezza.
Il borgo, posto su un’altura che arriva a 564 metri sul livello del mare, ha una storia antica che prende forma già in epoca etrusca. Qui confinavano quasi certamente i territori delle città etrusche di Arezzo, Chiusi e Roselle, ed insediamenti di quest’epoca sono testimoniati dai numerosi reperti conservati nel Museo civico e diocesano di Montalcino. Sempre certa la presenza nella parte posta ad ovest del territorio, di una importante strada romana, proseguimento verso Siena della via consolare Clodia, che per le sue funzioni nell’alto Medioevo sarà sostituita dalla via Francigena, che scorre ad est di Montalcino.




Si ha conoscenza della presenza di chiese già in un documento del 714: la Pieve di Montalcino, sostituita nel XIX secolo dall’attuale Cattedrale, la Pieve di Santa Restituta, situata fra Montalcino e Sant’Angelo in Colle. Nell’814 il borgo appare compreso nella giurisdizione dell’Abbazia di Sant’Antimo, che la tradizione vuole sia stata fondata da Carlo Magno. Il suo ricco archivio purtroppo è andato distrutto, per cui sappiamo poco sia delle sue vicende che di quelle di altri edifici, che da questa dipendevano.
Il Castello di Montalcino, per esempio è uno di questi, e la sua storia è abbastanza oscura. Verso le fine del XII secolo Montalcino è alleato di Siena nella guerra che questa intraprese contro Firenze nel 1176. Nel 1212 la città cercò di acquisire quei diritti giurisdizionali che ancora l’abate di Sant’Antimo possedeva su Montalcino, e successivamente si arrivò ad una sorta di accordo secondo il quale Montalcino doveva riconoscere un protettorato senese e versare una tassa annua alla città del Palio. Una certa situazione che potremmo definire di “tira e molla” che andò avanti per gli anni seguenti fino al luglio del 1559 quando Montalcino, offerta fedeltà al duca Cosimo, divenne sede di un capitanato mediceo.
Per una visita di un giorno a Montalcino, a questa pagina potete trovare alcune idee. Di seguito una lista, a titolo d’esempio, delle cose da non perdere:
La Rocca di Montalcino fu iniziata nel 1361 ed ha le caratteristiche del tipico castello-recinto, a pianta pentagonale e torri a tutti gli angoli. All’interno, nella torre più a nord, si trovano i resti di una chiesa che poi divenne la cappella del castello.

Nel centro della città si trova Piazza del Popolo, con la Loggia Trecentesca, e di fronte il Palazzo dei Priori. Questa costruzione è costituita da una parte più antica con murature più grezze e da una più recente con aperture più ampie e murature più accurate.
Si può visitare anche la Chiesa di Sant’Egidio, costruita dai senesi nel 1325 e restaurata nel corso del 1600, al cui interno ospita alcuni dipinti risalenti al ‘400 e ‘500. Così come la Chiesa di Sant’Agostino, sulla strada che dalla rocca conduce al Duomo al cui interno si trovano alcuni affreschi di scuola senese del XIV secolo, e appunto il Duomo di San Salvatore, opera di Agostino Fantastici realizzata tra il 1818 e 1832 in stile neoclassico.

Di particolare importanza è il Museo civico e diocesano d’Arte Sacra, che è ospitato nei locali dell’ex Convento di Sant’Agostino. Qui è possibile ammirare opere di arte religiosa di scuola senese che vanno dal medioevo al novecento e che provengono prevalentemente dalle chiese del territorio. Dipinti, terrecotte e maioliche tre-quattrocentesche prodotte in Montalcino, che fu uno dei più antichi centri di produzione ceramica in Toscana, e due volumi miniati della Bibbia Atlantica, datata XII secolo provenienti dall’Abbazia di Sant’Antimo. Sempre dall’Abbazia proviene una croce dipinta del XII secolo, una delle opere più antiche della pittura del territorio senese. Qui si trovano inoltre vari dipinti provenienti da autori della scuola di Duccio di Boninsegna, un magnifico crocifisso in bronzo del Giambologna e vari oggetti religiosi e del vivere quotidiano.
Montalcino si presenta al visitatore in tutta la sua bellezza, che racchiude viste mozzafiato sulle colline toscane, buon cibo, buon vino (idee per un tour degustazione potete trovarlo qui) e tanta storia e cultura. Insomma, un luogo perfetto per trascorrere una domenica o un giorno di vacanza nel cuore della Toscana.
