La storia del territorio di Montecatini si identifica con quella del capoluogo, il vero nucleo originario di un territorio che si sviluppa sulle estreme propaggini appenniniche ad ovest del Serravalle, in forma allungata da nord a sud: Montecatini Alto.
A 299 metri di altezza si trova questo piccolo e bellissimo borgo, costituito dal Castello e da molti altri edifici storici che nel corso dei secoli sono stati ricavati attorno ad esso.
Il cronista fiorentino Giovanni Villani riteneva che l’origine del nome fosse “Monte Catellino, perocché Catellina uscito di Roma di prima il puose per sua fortezza e là si ridusse quando uscì di Fiesole innanzi che da’ Romani fosse sconfitto nel piano di Piceno detto oggi di Piteccio”.

Ad oggi circa l’origine del toponimo non si esclude il riferimento alle condizioni del suolo (catinum).
In epoca antica le terme non erano altro che una palude, ma già gli Etruschi sapevano che quelle acque avevano capacità curative.
Già in epoca romana la zona di Montecatini fu interessata da una importante strada romana, la via Cassia che, giunta a Firenze da Roma, fu proseguita alla volta di Lucca per Pistoia. Superato il Serravalle, questa antica strada doveva toccare Pieve di Nievole, oggi capoluogo dell’omonimo comune, che nel medioevo era compresa nella Diocesi di Lucca e nel cui distretto figuravano le chiese di Montecatini e di Maona.
I primi cenni storici riguardo alla cittadina si hanno intorno al 1177, quando a fianco di Lucca, Montecatini prese parte ad una guerra contro Pistoia, durante la quale i montecatinesi disfecero il Castello di Marliana.
Nello stesso tempo Montecatini riuscì a mantenere una certa autonomia territoriale, cercando di contenere l’influenza di Lucca e le mire di Pistoia. A prova di ciò, vi sono gli statuti del XIII secolo, l’esistenza di magistrature e la presenza di un palazzo pubblico nel quale venivano redatti gli atti relativi alle attività economiche.
Per tutto il XIII secolo Lucca tentò di riconquistare il controllo di Montecatini, che ormai era un centro strategico. Dopo la battaglia di Monteaperti, con la rovina dei Guelfi, la Valdinievole venne sottoposta al vicario imperiale. Dopo la battaglia di Benevento nel 1271 che risollevò le fortune dei Guelfi, Lucca poté tornare in possesso di Montecatini.
Ma fu al tempo di Uguccione della Faggiuola che Montecatini visse i momenti più importanti e drammatici della sua storia: dopo Pisa, nel 1314 Uguccione occupò Lucca e i fuoriusciti Guelfi si asserragliarono nel Castello di Montecatini, conquistato l’anno precedente da Firenze. Lo scontro tra Guelfi e Ghibellini fu inevitabile; i Ghibellini di Uguccione potevano contare su forze pisane e lucchesi, sui fuoriusciti di Firenze, Arezzo e Bologna e sugli aiuti dei conti Aldobrandeschi, i Pazzi, gli Ubertini ed il Vescovo Guido Tarlati di Arezzo. I Guelfi fiorentini da parte loro potevano contare sull’aiuto di Siena, Bologna, Gubbio, Città di Castello, Perugia e vari fuoriusciti. La giornata del 29 Agosto 1315 fu fatale per lo schieramento fiorentino, anche se quella dei Ghibellini fu una vittoria effimera. Nel 1328 infatti il Castello aderì alla Lega dei Comuni della Valdinievole e alla loro sottomissione a Firenze.
Le fortificazioni di Montecatini erano imponenti e si articolavano attorno a due rocche: una a settentrione, di pianta pentagonale, pervenuta ad oggi semplicemente con l’appellativo di “Rocca”, e l’altra, detta Castel Lemmi, di cui resta la Torre dell’Orologio.
Nel tessuto urbano del borgo si trovano altre torri medioevali, come in Piazza Giusti, detta “Casa di Ugolino” e l’altra nella via di Castel Lemmi. La residenza del podestà, detta Palazzo di Giustizia, è ora una abitazione privata mentre la cancelleria con la loggia fu adattata a sede del piccolo Teatro degli Accademici Risorti.
Molto interessante è la chiesa romanica di San Pietro, trasformata nel corso del cinquecento e successivamente anche in epoca barocca dal comasco Antonio Zannoni. La chiesa è preceduta da una robusta torre campanaria romanica. All’interno sono visibili i capitelli romanici entro i pilastri settecenteschi e sono conservate numerose opere d’arte.
Da Montecatini Alto si può godere di un panorama mozzafiato; appena entrati nel borgo ci si accorge che stiamo camminando nella storia, tra edifici e atmosfere tipiche dei piccoli paesi toscani. Per visitarla, si può ricorrere anche all’aiuto di visite guidate, organizzate dalla Pro Loco di Montecatini Alto.
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