Palazzo della Signoria, meglio conosciuto con il nome di Palazzo Vecchio, è la sede del Comune di Firenze e rappresenta da sempre uno dei simboli della città.
Costruito nel XIII secolo, conserva ancora intatto lo splendore di quando fu reggia della Signoria e quindi di Cosimo I. In origine era chiamato Palazzo dei Priori, per poi divenire nel XV secolo Palazzo della Signoria, poi Palazzo Ducale con il duca Cosimo I e infine prese il nome di Palazzo Vecchio, dopo che il duca nel 1565 si spostò nella nuova residenza di Palazzo Pitti. Rappresenta un importante palazzo museo della città, in cui si possono trovare testimonianze artistiche riferibili specialmente al tardo Rinascimento e al Barocco, in cui lavorarono artisti illustri.
Sulla facciata principale si trova la Torre di Arnolfo, costruita intorno al 1310, uno dei simboli di Firenze.

Visitando Palazzo Vecchio si ha idea della maestosità e dell’importanza della Firenze di anni ormai lontani. Il celebre Salone dei Cinquecento, fu costruito per poter contenere le assemblee del Consiglio generale del Popolo, istituito con le riforme sollecitate dal Savonarola, restaurato e nuovamente decorato dal Vasari su incarico di casa Medici. Il soffitto -a dir poco stupendo- è diviso in riquadri con allegorie e storie di Firenze, mentre alle pareti grandi affreschi dello stesso Vasari sovrastano preziosi arazzi con episodi della vita di San Giovanni Battista e statue di vari artisti ne seguono il perimetro.



Un gioiello del tardo Rinascimento è lo studiolo di Francesco I, creato dal Vasari, sul cui soffitto si possono ammirare pitture di Francesco Morandini detto il Poppi.
Al secondo piano si trova la Sala degli Elementi, che dà nome a tutto un gruppo di stanze creata dal Del Tasso intorno alla metà del cinquecento e in seguito modificata dal Vasari.
La Sala dei Gigli, realizzata da Benedetto da Maiano, prende il nome dalla decorazione delle pareti a fiordalisi d’oro che rimandano ai rapporti della Repubblica fiorentina con il Regno di Francia. Gli affreschi delle pareti sono attribuiti a Domenico Ghirlandaio.
Nell’area dedicata a Eleonora di Toledo, consorte del Granduca Cosimo I, oltre alla Camera Verde e allo scrittoio c’è la celebre Capella, dipinta dal Bronzino, sul cui altare si trova una deposizione con ai lati le figure di Maria e dell’Arcangelo Gabriele.

Esistono poi gli ambienti come la Sala dei Duecento, il quartiere di Leone X, la Sala dell’Udienza, la Cappella della Signoria, la Sala del Duca Cosimo I e la Sala di Clemente VII.
La visita a Palazzo Vecchio stupisce i visitatori da decine di anni. Durante il vostro soggiorno a Firenze, non potete certo perderla.
Ecco qualche idea per organizzare un itinerario o una visita guidata