Si può affermare con certezza che durante un soggiorno nella nostra amata Toscana, la cittadina di Pienza ed il suo circondario costituiscono una tappa turistica obbligata. Intanto, potete ammirarne la bellezza con il breve video che abbiamo realizzato durante una bellissima giornata di primavera.
Per capirne di più l’importanza, al di là dell’aspetto paesaggistico che senza dubbio regala scorci unici al mondo, è fondamentale apprendere il contesto storico-culturale della città.
Già nel Medioevo il ruolo della Val d’Orcia nella viabilità regionale si accrebbe per merito della Via Francigena, che attraversava longitudinalmente la valle, incrociando gli antichi tracciati viari, accrescendo così la vita economica e sociale dei borghi che si incontravano su questo cammino. Il percorso della Via Francigena si svolgeva quasi parallelamente ai confini occidentali dell’attuale territorio comunale di Pienza. Allo sviluppo urbano e demografico di questo territorio fa riferimento anche la diffusione di numerosi “spedali”, non soltanto lungo la Francigena ma anche nei centri posti nelle vicinanze della strada: la stessa toponomastica attuale con località come Spedaletto e Spedalone ci ricorda quanto questi fossero importanti. Di seguito alcune immagini del centro e del paesaggio intorno alla città.
Anche la città di Pienza deve il suo sviluppo a queste vicende storiche, ma questo gioiello di Toscana ha qualcosa in più da raccontare: la sua crescita economica e demografica è da ricondurre anche alla volontà di un Pontefice umanista che volle dare consistenza ad un suo sogno, vale a dire – lasciare un monumento a diuturna memoria delle proprie origini – e al tempo stesso dar vita ad una realtà urbana che costituisse l’espressione più significante della cultura artistica del primo Rinascimento. Nel 1458 il Cardinale Enea Silvio Piccolomini fu eletto Papa con il nome di Pio II. Da questo momento, la storia del Castello di Corsignano, nucleo originario della futura Pienza di cui si hanno notizie sin dal IX secolo, mutò radicalmente. Dal 1459 il castello in cui Pio II era nato ed aveva trascorso la giovinezza, subì un totale rifacimento su ispirazione dell’umanista Leon Battista Alberti e sotto la direzione dell’architetto del papa, Bernardo Gambarelli da Settignano, detto il Rossellino. Tre anni dopo i lavori erano già a buon punto ed il pontefice, il 13 Agosto 1462 eresse con bolla papale il castello a città, mutandogli il nome in Pienza, ad memoriam nostri pontificalis nominis. Oltre alla chiesa di Santa Maria Assunta (che diverrà poi Cattedrale), al Palazzo Piccolomini e agli altri edifici principali, Pio II fece costruire dodici case. Inoltre convinse vari privati e i cardinali Giacomo Ammannati, Francesco Gonzaga, Roderigo Borgia e il vescovo di Arras, a edificare anch’essi altrettanti palazzi nella città in costruzione. La storia e lo sviluppo della città dovette subire negli anni successivi numerose vicissitudini, a partire dalla morte di Pio II nel 1464, proseguendo con una serie di assedi e devastazioni durante il XVI secolo.
Qui di seguito intanto, potete trovare alcune delle numerose offerte per il vostro soggiorno a Pienza. Booking.comNonostante tutto, l’abitato si è mantenuto immutato nel tempo all’interno del perimetro delle mura: la città di Pienza infatti costituisce un esempio unico di sistemazione urbana quattrocentesca, realizzata secondo concetti urbanistico-architettonici che rimandano al concetto di città ideale della cultura umanistica.
Nel vostro soggiorno in Pienza potrete trovare tutta l’arte, la cultura, l’enogastronomia ed i paesaggi tipici dell’immaginario collettivo della nostra Toscana. La città ideale di Pio II è sicuramente una perla da ammirare.