In questo articolo vogliamo parlarvi di Piombino, una città spesso non toccata dai grandi flussi turistici. Ebbene, lasciateci dire che vi sorprenderà per la bellezza storico artistica, ma soprattutto per il mare e le tante occasioni turistiche e ricreative che questo territorio ha da offrire.
Piombino è la cittadina in provincia di Livorno nota per la sua attività siderurgica e per la vocazione turistica dovuta alla presenza del secondo porto marittimo toscano dopo quello di Livorno. Ogni giorno da qui partono merci e persone per le Isole del nostro mare e anche questo fattore ha permesso a Piombino di trovare una propria identità nel tempo.

La sua origine è antica e riporta indietro di centinaia di anni, al tempo degli etruschi. Testimonianze più concrete della cittadina di Piombino si trovano intorno al XII secolo, quando l’allora borgo costruito intorno al Monastero di San Giustiniano faceva parte dell’arcivescovado di Pisa con feudatario lo stesso abate del monastero. Piombino restò territorio pisano fino al 1399, quando Gherardo Appiani, signore di Pisa, vendette la città ai Visconti di Milano tenendosi come feudo i territori di Piombino, Isola d’Elba, Pianosa, Montecristo, Scarlino e Populonia.
Sotto l’influenza degli Appiani il territorio conobbe un periodo di sviluppo, durante il quale vennero costruiti molti edifici che tutt’oggi fanno parte della storia architettonica della città, come Palazzo della Piazzarella e numerose opere difensive strategiche per la città.
Nel corso del XV secolo Piombino conosce momenti di tensione a causa dei turbolenti passaggi di dominio da parte di Siena e Firenze e poi dei Borgia sostenuti da Papa Alessandro VI. Durante questo periodo le vicende della città si intrecciarono prima con la grande personalità di Leonardo da Vinci, incaricato di realizzare alcune opere difensive che però rimasero solo progetti su carta e successivamente con Niccolò Machiavelli in qualità di consulente strategico.
Ben conservati rimangono ampi resti della cinta muraria con la Porta di Sant’Antonio e la Porta e Terra, insieme al sistema difensivo costituito soprattutto dalla Rocca del Rivellino e dalla Fortezza di Cosimo I.
Nel 1801 il territorio cadde in mano francese e venne modificato amministrativamente nel Principato di Lucca e Piombino con a capo la sorella di Napoleone, Elisa e suo marito Felice Baciocchi. Il territorio entrò definitivamente a far parte del Granducato di Toscana nel 1815.
Il centro storico di Piombino si percorre facilmente a piedi ed è un buona occasione per conoscere le varie bellezze che contiene.
Il Porticciolo fu una struttura fondamentale per i traffici marittimi della Repubblica Pisana, della quale Piombino faceva parte. Nel 1466 fu oggetto di una prima fase di ampliamento voluta da Iacopo III Appian e nel corso del 1700 i Boncompagni-Ludovisi ripresero i lavori di ammodernamento; l’attuale disegno risale alla prima metà del 1800 e la pensilina dell’imbarcadero ai primi anni del ‘900. L’adiacente Piazza del Grani deve il suo nome alla consuetudine di stendervi al sole le granaglie ad asciugare.

Il complesso del Torrione e Rivellino costituisce la principale struttura difensiva nella cinta muraria della Piombino rinascimentale. L’alta torre è la parte più antica del complesso e risale al 1212. Nei primi decenni del XV secolo venne realizzata una struttura quadrangolare antistante la Porta a Terra.
Nel 1447, per volere di Rinaldo Orsini, davanti alla Porta a Terra fu costruito il Rivellino, un’imponente fortificazione semicircolare per il cui tracciato geometrico furono utilizzate le regole euclidee. Circondato da un fossato e con una sola apertura, dotata di ponte levatoio, doveva assolvere un’azione di fiancheggiamento dei settori orientale e occidentale del fronte di terra. Il Rivellino della Porta a Terra, il Castello e alcuni tratti di mura nella zona della Cittadella costituiscono le uniche testimonianze della secolare storia delle fortificazioni di Piombino, particolarmente importanti sotto il profilo dell’ingegneria militare e associate al nome di Leonardo da Vinci.
L’opera difensiva presenta all’esterno un rivestimento di lastre di arenaria. Nella metà del 1500 il Rivellino venne ulteriormente rafforzato per adeguarlo alle necessità difensive imposte dall’uso delle artiglierie. All’interno un pozzo, ubicato a terra nella piattaforma destra, entrando dal Corso Vittorio Emanuele, utilizzato anche per il raffreddamento delle bombarde.

Anche il territorio che circonda la città di Piombino è veramente stupendo. Il mare cristallino, decine di agriturismo in cui assaporare la vera “toscanità”, campeggi, e parchi storico-naturalistici. Insomma, vi consigliamo di trascorrere qualche giorno in queste zone facendo base in una delle tante strutture ricettive di Piombino. Non ne rimarrete delusi!