Pitigliano è un piccolo e grazioso centro abitato che sorge su uno sperone di tufo limitato dalla gola del fiume Lente e dei suoi affluenti Meleta e Prochio.
Tra i più antichi documenti che menzionano Pitigliano ne troviamo uno del 1061, che si riferisce alla sua Pieve, la cui importanza crebbe negli anni, tanto che nel corso del 1200 gli Aldobrandeschi ne fecero il centro del loro dominio comitale. Alla fine del secolo il matrimonio tra un Orsini e una Aldobrandeschi segnò l’inizio di una lunga signoria Ursinia che si protrarrà fino all’inizio del ‘600.

Percorrendo la Strada Regionale 74 che da Manciano conduce verso est al confine con il Lazio, si arriva improvvisamente ad un tornante che apre la vista ad un panorama spettacolare: la cittadina di Pitigliano si trova davanti a noi, quasi dipinta nella sua bellezza, in posizione di strapiombo con quei ripidi fianchi del ripiano su cui sorge. Questa peculiarità, permise a Pitigliano di non aver necessità di mura di protezione; le mura più antiche, probabilmente di origine etrusca, sono quelle visibili all’esterno di Porta Sovana.
La visita al centro storico richiede sicuramente una giornata, perché le strutture architettoniche, il panorama ed i vari scorci rendono unico questo luogo ad ogni ora del giorno.
Percorrendo la strada principale, in Piazza San Gregorio VII si trova la barocca facciata della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Da qui in poi, lungo tutto il percorso troveremo antichi edifici e caratteristiche casette medievali che donano un’atmosfera magica e pittoresca.
Numerosi sono i palazzi e le opere architettoniche da ammirare: Palazzo Orsini, edificio a forma irregolare la cui fondazione risale al trecento (ma poi ingrandito nel quattrocento), gli archi del grandioso acquedotto fatto costruire nel 1545 da Gian Francesco Orsini, la Chiesa di Santa Maria e così via.
Pitigliano è nota anche per l’appellativo di “Piccola Gerusalemme”. Qui si formò infatti una piccola comunità israelitica durante il sedicesimo secolo; nonostante le persecuzioni subite nel corso degli anni, già a partire dal periodo del Granduca Cosimo II de Medici, il quartiere ha continuato a dare testimonianza della sua presenza grazie alla Sinagoga costruita nel 1598, la biblioteca museo e il cimitero ebraico.
Ma la parte più misteriosa della cittadina è costituita dalla fitta rete di cunicoli sotterranei che si snodano per centinaia di metri, trasformatisi nel corso del tempo in vere e proprie cantine in cui conservare il vino pregiato.
Durante il vostro viaggio in quest’area di Toscana, Pitigliano è una meta obbligata, proprio perché è la cittadina principale della zona. Potrete trovare numerosi posti per mangiare la sera o cantine in cui degustare del buon vino. Nei dintorni, meritano una visita i piccoli centri di Sovana, Sorano o Manciano, anche di passaggio se avete poco tempo a disposizione.