Esistono molte testimonianze riguardo alla presenza di abitanti già in epoca Etrusca sul territorio di San Vincenzo. Molti reperti, rinvenuti soprattutto sulla parte interna e collinare del comprensorio, che fanno riferimento in particolare all’attività di estrazione di metalli; sono state ritrovate anche numerose tombe etrusche, soprattutto nella parte meridionale del territorio, oltre a scudi, spade e altre armi.
Da questo momento storico in poi le notizie riguardo alla cittadina e al territorio tutto, scarseggiano, fino al IX secolo, quando in località Sanctus Vincentium venne eretta una piccola chiesa con un ampio locale che aveva il compito di porgere assistenza a viandanti e pellegrini.
Durante il medioevo venne costruito dalla famiglia dei Della Gherardesca, proprietari di molti terreni nei territori della Maremma, un grande castello che prese il nome di Biserno; al di fuori delle mura venne costruita una chiesa, come vuole la consuetudine prima del Mille, perché si pensava che il nemico non avrebbe osato profanare il tempio di Dio senza subirne la terribile punizione.
Poco distante dal Castello di Biserno e circa nello stesso periodo, venne costruito un secondo castello che prese il nome di Castelnuovo, poi Castel di Monte Calvi e infine di Rocca San Silvestro, oggi appartenente al territorio comunale di Campiglia Marittima. Di questo castello possiamo oggigiorno ammirarne i resti, sulla vetta di una collina.
A proposito della Rocca di San Silvestro, esiste una leggenda medievale tramandata fino a noi: si dice che in seguito ad una epidemia di peste che decimò gli abitanti, i signori del castello emisero un bando per arruolare personale in difesa delle mura. Al bando si presentarono tre giovani: Manfredo dei Conti Pannocchieschi, Pochino di Sovana e Grisolfolo della Corte degli Aldobrandeschi. Per saggiare il coraggio dei tre giovani, fu deciso di sottoporli alla prova del fuoco, attraverso il quale avrebbero dovuto passare. Ma i tre alla vista del grande rogo si dettero alla fuga. Anche oggi in Maremma si usa dire di una persona pavida “corre più di quelli di San Silvestro!”.
Nel XII secolo i Pisani costruirono una torre per la vigilanza della costa, ricostruita poi all’inizio del XIV secolo: la Torre di San Vincenzo. In seguito vennero costruite altre due torri, la Torre Vecchia (o “Torraccia”) e la Torre Nuova, ampliata in età medicea.
Oggigiorno la cittadina di San Vincenzo è conosciuta in Italia e nel mondo come mèta di turismo balneare. L’area rientra in un complesso di territori di interesse storico e archeologico che prende il nome di “Sistema dei Parchi della Val di Cornia”, a nostro avviso assolutamente da visitare.
Il suo mare, la sua tranquillità, la vicinanza con altre cittadine anch’esse di interesse turistico e culturale, fanno di San Vincenzo un luogo ideale dove soggiornare con la famiglia durante il periodo estivo. Ma non solo: la nostra visita, volutamente nel periodo invernale, dimostra (come lo dimostrano le foto) che San Vincenzo non perde il suo fascino neppure nei mesi di bassa stagione. Qui si può trovare tutto: mare, natura e buon cibo!
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