Volterra

Nel bel mezzo delle colline Toscane, quasi a metà strada tra le città di Firenze, Siena ed il litorale costiero, sorge un luogo dalla storia incredibile: Volterra.

Sulla sua fondazione non abbiamo indicazioni storiche precise ma è certo che nel VI secolo a.C. Velathri -questa era la sua denominazione-, fosse già uno dei più prestigiosi insediamenti etruschi. Ne abbiamo prova dai resti della cinta muraria che raccoglieva un agglomerato urbano tra i più grandi dell’antichità, correndo tutt’intorno al crinale della collina per un totale di circa sette chilometri, così come per i numerosi reperti recuperati nelle necropoli circostanti.

Le motivazioni di questa fortuna economica e demografica, risiedono sostanzialmente nella posizione geografica di Volterra, che la vede in cima ad un colle dominare l’intero panorama, i cui confini sconfinati possono essere limitati soltanto dalla capacità visiva dell’occhio umano. Inoltre, la sua vicinanza al mare permise uno sviluppo degli scambi commerciali.

Terra di conquiste e di conquista, non a caso i Romani volsero lo sguardo a Velathri come obiettivo principale nel momento della loro espansione verso settentrione, Volterra è stata terra di Santi, martiri ed eremiti. Il secondo Papa della storia Cristiana fu il volterrano San Lino così come nel V secolo San Leone.

Con la discesa degli eserciti longobardi, Volterra divenne territorio dipendente direttamente dall’Imperatore. Nel X secolo la città subì una delle sue più gravi crisi, in seguito al conflitto tra il marchesato di Amerigo e le truppe di Berengario I re d’Italia, durante il quale le truppe ungheresi penetrarono nelle mura cittadine facendo razzia di beni e persone e lasciandola quasi deserta. Da qui in poi iniziò nella storia di Volterra un potere vescovile che si protrasse per circa tre secoli e che soffocò più volte le nascenti iniziative a carattere comunale, come avvenivano in gran parte della Toscana e che nell’immaginario storico terminò intorno al XIII secolo con la costruzione del Palazzo del Popolo (poi Palazzo dei Priori), tra i primi in Toscana.

Con il tramontare del potere vescovile, si accesero lotte interne tra le varie famiglie della città, come quella tra i ghibellini Allegretti e i guelfi Belforti, con la vittoria di questi ultimi e l’instaurazione di un regime signorile simile alle vicine Siena e Firenze. Quando nel 1361 il popolo si sollevò per cacciare la famiglia Belforti dal potere cittadino, arrivò Firenze a sedare i tumulti e con l’occasione a prendere il comando di Volterra. Da questo momento ebbe inizio un lungo periodo di soggezione a Firenze, che non fu affatto tranquillo, inserendosi successivamente nella sfera territoriale del Granducato di Toscana.

Visitare Volterra significa realmente scorrere varie epoche della nostra storia. La cittadina è così piena di opere d’arte ed edifici che è difficile racchiuderli tutti in una semplice lista. Ma per agevolarvi nella visita, se avete a disposizione una giornata, queste sono le cose da non perdere:

Piazza dei Priori

Palazzo dei Priori

Il periodo vescovile e comunale è quello che caratterizza di più la storia millenaria di Volterra e questo lo si vede dal suo tessuto urbanistico e architettonico. Se le zone periferiche raccolgono maggiormente opere e reperti etruschi e romani, il centro della città è marcatamente di stampo medievale. E il suo compimento più completo si ha nella Piazza dei Priori, una delle più belle della Toscana, nella quale si trova l’omonimo Palazzo. Questo, non solo è probabilmente il primo eretto in Toscana ma è stato il prototipo da cui hanno preso spunto gli architetti per la costruzione del Palazzo della Signoria a Firenze. Nella sala consiliare del Palazzo dei Priori si trova un affresco dell’Annunciazione attribuito all’Orcagna. Di fronte a questo sorge Palazzo Pretorio e a destra il Palazzo Vescovile, in origine granaio pubblico.

Piazza San Giovanni

Dietro Piazza dei Priori, centro civile della città, troviamo Piazza San Giovanni, che raccoglie i due edifici religiosi più significativi: la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Battistero.

La facciata della Cattedrale, datata 1254, è attribuita a Nicola Pisano. L’interno contiene numerose opere d’arte che meritano una visita: l’Annunciazione dell’Albertinelli, la scultura in legno policromo detta Madonna dei Chierichi, il ciborio marmoreo di Mino da Fiesole (1471), la Deposizione, opera lignea del XIII secolo di fama mondiale e così via.

Il Battistero di San Giovanni, a pianta ottagonale, è una costruzione che risale al XIII secolo al cui interno è presente il fonte battesimale, opera di Andrea Sansovino (1502).

Altri edifici religiosi da menzionare per una tappa lungo il percorso cittadino sono la Chiesa di San Michele, con i suoi caratteristici archetti bianchi e neri nella facciata, la Chiesa di San Francesco, risalente al XIII secolo, al cui interno si trova la gotica Cappella della Croce (1315) e l’immagine quattrocentesca della Madonna di San Sebastiano, la Chiesa di San Dalmazio e così via.

La Porta dell’Arco

Non lontano da Piazza San Giovanni si trova la cosiddetta Porta dell’Arco, illustre costruzione etrusca, denominata così per il maestoso arco, unico in tutte le costruzioni etrusche della Toscana, a cui ornamento troviamo tre teste dal significato sconosciuto.

Museo Guarnacci

In via Don Minzoni 15, si trova uno dei più antichi musei pubblici d’Europa. Nel 1761 infatti il nobile abate Mario Guarnacci dona il suo ingente patrimonio archeologico, raccolto in anni di ricerche e acquisti, alla città di Volterra.

Qui sono raccolte oltre 600 urne cinerarie del periodo etrusco, provenienti tutte dalle necropoli del territorio e tanti bellissimi reperti come “Il coperchio degli sposi”, due anziani coniugi distesi sul letto del convivio, l’ex voto allungato del giovinetto noto come Ombra della Sera, urne con bassorilievi di argomento mitologico greco, corredi tombali e così via.

Teatro romano

Una costruzione del periodo imperiale e di impagabile bellezza. Guardandola dall’alto si ha una visione del panorama collinare che si apre oltre la città. Il teatro romano di Volterra conserva in ottimo stato il parascaenium e le colonne marmoree della front scenae.

Il Maschio

Una delle più formidabili piazzeforti d’Italia, in perfetto stato di conservazione, è costituita da due parti: la Rocca antica, fatta erigere nel XIV secolo dal Duca di Atene, e la Rocca nuova, fatta costruire da Lorenzo il Magnifico, al cui centro si alza la colossale torre del Maschio, che dà nome all’intero edificio. Costruita per scopi militari, la fortezza servì quasi subito da carcere finché divenne penitenziario di stato nel 1816, come lo è ancora oggi.  

Insomma, le cose da vedere a Volterra sono veramente tante e se organizzati al meglio potrete visitarla in un giorno. Una soluzione -che è anche un consiglio- per poter visitare Volterra e San Gimignano con un tour guidato la trovate a questa pagina.

Il panorama fuori Volterra